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La Targa Florio come le altre corse su strada, ma per la sua longevità  più delle altre corse su strada, ha la sua unicità e si differenzia da tutte le altre manifestazioni motoristiche. La gara automobilistica non è più la competizione tra i piloti ed i loro bolidi, la sua storia non si limita alla cronaca sportiva, ma la gara diventa la partecipazione diretta del pubblico disseminato sul percorso che applaude i suoi beneamini direttamente dal ciglio della strada, dagli abitanti dei paesi che si affacciano dai balconi delle loro abitazioni o escono direttamente affollando le piazze e le vie attraversate dalla auto, la storia racconta la vita di tante famiglie che si tramandano di generazione in generazione le gesta dei piloti, la velocità delle automobili.
Questa è stata la Targa Florio dal 1906 al 1977, e tra i paesi madoniti, uno più degli altri ha saputo vivere ed interpretare lo spirito di questa competizione : Collesano. Collesano è riuscita negli anni a fermare i piloti durante le prove della gara, rifocillandoli nelle pause con fresche granite e squisiti cannoli, abbracciandoli con l'affetto e l'ospitalità che solo questo paese gentile è stato capace di trasmettere. Collesano ha anche accolto chi per le vicessitudini della gara si è trovato fermo lungo le sue strade, consolandolo con competenza e sostegno, qualunque fosse la  sua vettura o la sua nazionalità. Il libro scritto da Antonino Colombo, collesanese doc, con grande passione ed attenzione storica, descrive soprattutto questo aspetto della Targa Florio, il cui racconto come detto non è meno importante della conosciutissima cronaca delle varie edizioni. I tanti aneddoti raccolti in quasi 70 anni di storia, racconti che vedono protagonisti tre generazioni del paese madonita, alcuni tra i suoi cittadini più conosciuti come Giacinto Gargano o Totò Giorgi ed i più grandi campioni di questo sport, fanno la differenza tra la Targa Florio e le altre competizioni. Sono proprio queste storie, fino ad ora solo sospettate o tramandate solo verbalmente in famiglia o nelle riunioni tra amici appassionati, che rappresentano il cuore del racconto che Antonino Colombo ha deciso di scrivere e regalare al lettore. Non sono più i freddi numeri del cronometro ed i veloci passaggi sotto le tribune a descrivere le varie edizioni, ma la memoria collettiva del paese di Collesano. La gara vissuta e raccontata anche durante la sua preparazione nelle settimane precedenti così come durante le celebrazioni che seguivano quando a trionfare era Nino Vaccarella, il pilota adottato dal paese intero.

 

Un libro che forse più di altri volumi più illustri rende il vero senso della Targa Florio, le tantissime immagini inedite ed amatoriali unitamente ad alcuni scatti di grandi fotografi tutte in bianco/nero illustrano le parole che scorrono sotto gli occhi del lettore come le pagine di un avvincente romanzo che non ci si stanca mai di rileggere. Parole che servono a scoprire la parte intuita ma mai veramente raccontata della Targa Florio, in un "Amarcord" tipicamente siciliano.

 

« The Swiss Wiz » racconta la storia di Edi Wyss, una incredibile storia che attraversa dal 1969 l’arco temporale del motor racing che tutti noi amiamo, abbracciando in pratica tutte le specialità, dalla Can Am ad Indianapolis, dal campionato mondiale marche alla Formula 1, lavorando al fianco di piloti come Jo Siffert, Herbert Muller, Clay Regazzoni, Joakim Bonnier, per concludersi ai giorni nostri con la creazione della ”Edi Wyss Engineering” , una factory nata per conservare e preservare la memoria delle auto da corsa.
Tagapedia ha collaborato con gli autori nel raccontare l’esperienza nella Targa Florio del 1971 di Edy Wiss meccanico di Alain De Cadenet.

"The Swiss Wiz" era il soprannome di Edi Wyss quando lavorava alla McLaren come meccanico da corsa per Denny Hulme nel 1969. Il gioco di parole evoca in inglese "il mago Svizzero ”, che caratterizza esattamente ciò che è stato più apprezzato di lui, la sua assoluta padronanza della tecnica artigianato e il suo modo pratico di trovare rapidamente una soluzione creativa per ogni problema nell'auto da corsa.

Nella sua autobiografia, Edi Wyss racconta come la sua passione per le auto da corsa e sportive lo abbia portato, in giovane età, prima alla scena delle corse svizzere e poi al circo internazionale delle corse in tutto il mondo. Ha avuto successi con maggio delle personalità con cui ha lavorato, tra cui Joakim Bonnier, Denny Hulme, Andrea de Adamich, Peter Gethin, Alain de Cadenet, David Weir, Gordon Johncock, Herbert Müller, Jo Marquart, Clay Regazzoni e Peter Sauber. Fu profondamente colpito dalla perdita di due amici e conoscenti particolarmente stretti, Bruce McLaren e Jo Siffert. Dopo progetti avventurosi come progettista di auto sportive da corsa, è tornato nell'Oberland di Zurigo dove, nel "Moschthüsli", un'officina contadina convertita, ha creato una piccola officina molto speciale dove collezionisti di auto sportive e da corsa storiche di alto livello hanno le loro auto preziose restaurate e curate.

Il libro offre uno sguardo dietro le scene delle corse negli anni '60 e '70, la scena delle corse in forte espansione con veicoli storici degli ultimi anni e l'attività di restauro di auto sportive di alta qualità ai giorni nostri. Fa appello ai lettori su diversi livelli, poiché in uno stile molto personale, Edi Wyss rivede la sua storia di vita in quattro fasi. Come partecipante diretto, può fornire commenti autentici sulle numerose immagini, alcune delle quali sono pubblicate qui per la prima volta, spesso con un luccichio negli occhi. Dal punto di vista storico, i testi informativi descrivono l'organizzazione e il carattere delle discipline agonistiche in cui Edi era coinvolto. I suoi compagni contribuiscono ulteriormente, episodi memorabili al trambusto colorato della scena. Il suo personale "diario di gara tabulare dal 1969 al 1989" traccia i suoi incarichi di meccanico di gara e l'elenco delle duecento Ferrari che sono passate per mano a Edi Wyss Engineering completano il quadro della sua straordinaria carriera.

Il libro offre molte immagini inedite e racconta la storia personale di un addetto ai lavori che, come meccanico, costruttore di macchine da corsa e restauratore di auto da corsa e sportive, ha lottato raggiungere la perfezione durante cinque decenni. Pur essendo edito in lingua tedesca il libro è corredato da centinaia di foto bellissime ed inedite, che da sole raccontano la vita di Edi Wyss.