"La scomparsa dela Targa Florio"
Credo veramente ci sia poco da commentare.
Occorre vendere un prodotto, in questo caso un nome: “Targa Florio”. Non importa che il contenuto sia vuoto o che contenga altro di quanto promesso dal nome. La Targa Florio Classica dovrebbe rendere omaggio alla storia e tramandarla alle giovani generazioni così come l’hanno vissuta le vecchie. Fare altro non rende omaggio a nessuno. Si vende un nome, e basta.
L’omaggio ad Andrea Camilleri, orgoglio dei siciliani e della sicilianità, poco c’entra con la Targa Florio, il cui unico legame è la Siciilia: ma i luoghi di Andrea Camilleri sono luoghi nati volutamente dalla fantasia dello scrittore, impossibile per i partecipanti della carovana automobilistica passare da Vigata o da Montelusa, forse potranno riconoscere qualche luogo degli sceneggiati televisivi, non la storia della Sicilia, non la penna di Camilleri, assolutamente nulla della Targa Florio.
Si vendono così due beni della Sicilia, la Targa Florio ed Andrea Camilleri. L’omaggio all’uno ed all’altro sono ben altra cosa. Di Vincenzo Florio nulla, e forse è la cosa migliore che abbia potuto fare la regia di questo “evento 2019”.